Più
di 70 prodotti cosmetici per l'igiene orale, tra cui dentifricio ed
elisir, che sono soggetti a analisi di qualità microbiologica
dall'Autorità nazionale dei medicinali (INFARMED), rientrano negli
importi autorizzati, secondo un rapporto di tale entità. Secondo
il rapporto diffuso oggi da Infarmed, la vigilanza del mercato e i
prodotti cosmetici mirano ad analizzare i livelli massimi di fluoruro,
conservanti, sostanze sbiancanti e qualità microbiologica.
Le
analisi chimiche e microbiologiche dei 76 prodotti, tra cui 67
dentifrici, hanno rivelato che i valori ottenuti erano inferiori ai
livelli massimi consentiti, rispettando i limiti di legge, viene
rivelato. INFARMED spiega che l'analisi chimica si concentra su tre tipi di sostanze: fluoro, triclosan e perossido di idrogeno.
Se
i prodotti analizzati presentavano valori superiori a quelli
consentiti, ustioni e sensibilità dei denti (nel caso del perossido di
idrogeno), potrebbe verificarsi una possibile induzione di resistenza
agli antibiotici (triclosan, esposizione continua) e possibili danni
allo smalto (fluor, in esposizione continua), è sottolineato Per
quanto riguarda le analisi di qualità microbiologica, INFARMED ha
spiegato che queste sono eseguite in base al luogo di applicazione del
prodotto cosmetico - come le mucose - o al pubblico previsto, ovvero
bambini e neonati. L'analisi
di laboratorio di questi prodotti consisteva nel valutare la presenza
di batteri e funghi, riporta INFARMED, aggiungendo che un'elevata
contaminazione microbica potrebbe causare un alto rischio di infezioni.
INFARMED
informa di aver selezionato l'area di igiene orale per la supervisione a
causa dell'aumento della domanda e dell'offerta di questo tipo di
prodotti. L'Autorità
definisce annualmente le aree da monitorare sul mercato dei prodotti
cosmetici, con i maggiori rischi potenziali per la salute pubblica,
compresi i prodotti destinati alle popolazioni a rischio (neonati e
bambini) o la ricerca sulle sostanze vietate, in via prioritaria.
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